E’ tutta colpa delle intolleranze alimentari

Una delle conseguenze di un’alimentazione monotona e sbilanciata è proprio l’intolleranza alimentare. Perchè?

Una delle conseguenze di un’alimentazione monotona e sbilanciata è proprio l’intolleranza alimentare, cioè l’incapacità dell’organismo di digerire facilmente e assimilare alcune componenti degli alimenti che mangiamo. Questi alimenti, se in eccesso, possono causare diverse sintomatologie: gonfiore addominale, dolori allo stomaco e all’intestino, stanchezza, mal di testa, eruzioni cutanee, ed altri problemi intestinali come stitichezza, di cui molti soffrono. Le intolleranze più comuni sono al glutine, ai lieviti, al lattosio e agli additivi alimentari come i coloranti.

Intolleranza vs Allergia: facciamo chiarezza!

Se l’intolleranza coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario, l’allergia alimentare scatena una reazione immediata dell’organismo (da qualche minuto a poche ore dopo il contatto) anche quando vengono introdotte quantità minime dell’allergene. Il sistema immunitario, una volta stimolato, rilascia sostanze chimiche organiche come l’istamina, e a quel punto cominciano i vari sintomi respiratori, cutanei, gastrointestinali e in rari casi sistemici (shock anafilattico). Non dobbiamo preoccuparci troppo da adulti perché generalmente le allergie alimentari vengono diagnosticate nei primi anni di vita. Le allergie più comuni sono al latte vaccino, alle uova, al grano, ai crostacei, alla frutta, alle arachidi. A differenza delle allergie, le intolleranze alimentari dipendono dalla quantità di alimento introdotto e, generalmente, si manifestano anche giorni dopo l’introduzione ripetuta e costante dell’alimento a cui siamo intolleranti. Per questo motivo è spesso difficile ricondurre un alimento a dei sintomi specifici: per ovviare a questo problema ci vengono in aiuto i test delle intolleranze alimentari.

Come si cura un’intolleranza alimentare?

Dopo aver effettuato i test necessari ad identificare con precisione quali alimenti risultano nocivi per il nostro organismo, spesso basta ridurre le porzioni per evitare i sintomi. Nei casi più gravi elaboro una dieta ad esclusione grazie alla quale il corpo per alcuni mesi si purifica dalla sostanza incriminata. Effettuo i test direttamente nel mio studio (Test delle intolleranze alimentari e test per la predisposizione all’intolleranza al lattosio e alla celiachia) e in base ai risultati preparo piani alimentari adeguati e vi do specifici consigli per affrontare il periodo di dieta. In particolare, a chi soffre di colite o colon irritabile, propongo l’efficace dieta a basso contenuto di FODMAP, un nuovo approccio alimentare che arriva dall’Australia, validato da vari studi clinici. I cibi FODMAP sono carboidrati a catena corta che l’organismo assorbe in modo incompleto nell’apparato gastro-intestinale e che quindi causano irritazione, gas, gonfiore, diarrea, costipazione. I FODMAP (Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi e Polioli) sono presenti in tanti alimenti, frutta, verdura, latticini e cereali; in questi casi è spesso consigliabile una dieta ad esclusione, condita con un po’ di pazienza, ma il risultato, alla fine, è sorprendente.

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